DIARIO DI VIAGGIO IN NUOVA CALEDONIA...!!!!

Salve sono Melania e amo molto viaggiare specie da sola per esplorare mondi nuovi e popoli nuovi e andare all'avventuraanche se per questo viaggio sono partita acconpagnata dal mio ragazzo.


Questo lontano e sconosciuto arcipelago del Sud Pacifico ha popolato i miei sogni di viaggio per diversi anni, finchè all'inizio del 2013 la decisione di partire è stata presa ed è iniziata l'organizzazione vera e propria del viaggio: il nostro sogno stava iniziando a concretizzarsi!

 

L'organizzazione è stata curata interamente da Roberto e da me, no tour operator; ci siamo appoggiati ad una agenzia di viaggio locale solo per prenotare i voli interni tra le isole. Data la complessità dell'itinerario, le difficoltà nell'organizzazione non sono state poche: si trattava di far coincidere voli, spostamenti ed alloggi alberghieri tra 4 isole diverse, nella maniera più  razionale possibile.

 

 

La Nuova Caledonia è un arcipelago che si trova nell'Oceano Pacifico sul tropico del Capricorno, nell'emisfero australe del nostro pianeta, tra l'Australia e la Nuova Zelanda. É formato da un'isola principale, la Grande Terre, lunga circa 500 km e sulla quale si trova la capitale Noumea, e da una serie di isole più piccole raggiungibili in traghetto oppure in aereo: a sud c'è l'Isola dei Pini, e a nord-est ci sono le Isole della Lealtà: Ouvea, Lifou e Marè .

 

IL NOSTRO ITINERARIO:

  • viaggio di andata via Parigi CDG e Osaka, con stopover di una notte ad Osaka;
  • i primi 4 giorni a Noumea, la capitale;
  • le seguenti 4 notti all'Isola dei Pini;
  • poi 5 notti a Lifou, la più grande delle isole della Lealtà,
  • 3 notti ad Ouvea,  
  • una notte di passaggio a Noumea,
  • infine, giro della Grande Terre con auto a noleggio, per 4 notti;
  • ultima notte prima della partenza in un hotel vicino all'aeroporto di Noumea;
  • viaggio di ritorno via Tokyo e Parigi, con stopover di una notte a Tokyo.

 

La barriera corallina in molti casi arriva fino a riva ed è possibile ammirare coralli ed una grande moltitudine di pesci semplicemente mettendo piede in acqua dalla spiaggia.

 

Il periodo migliore, climaticamente parlando, dovrebbe essere tra ottobre e novembre; tra gennaio e marzo e le piogge sono più frequenti. I mesi estivi tra maggio e settembre sono gradevoli come temperature e poco piovosi, ma il mare non è caldo come nei mesi invernali. Noi abbiamo fatto 3 settimane di soggiorno tra dicembre e gennaio, approfittando delle vacanze di Natale. Sfortunatamente abbiamo avuto parecchio maltempo, la coda di un ciclone che era passato sull'Australia ha provocato forti piogge ed anche alluvioni nel sud della Grande Terre. Questo ha limitato le attività e le escursioni in mare che avremmo voluto fare, ma non ha tolto nulla alla bellezza del viaggio.

IL TESSUTO SOCIALE E L'OSPITALITA'.
Una della cose fondamentali da sottolineare per capire un poco come funzionano le cose in questo lontano angolo di mondo, è sapere che il tessuto sociale si articola intorno a tre nuclei di abitanti: ci sono gli europei o comunque bianchi che abitano a Noumea e spesso giungono qui per lavorare per la filiale di qualche impresa o per un'ente statale (la Nuova Caledonia è una  Collettivita' d'Oltremare della Francia - ex Territorio d'Oltremare); i caldoche, che invece sono i discendenti dei primi bianchi arrivati qui circa un secolo e mezzo fa a seguito delle deportazioni nelle colonie penali francesi, essi abitano sulla Grande Terre, sono allevatori di bestiame e gestiscono  ranch e fattorie; ed infine i kanak, gli abitanti originari di queste isole, di origine melanesiana. 

 

I kanak vivono suddivisi in clan e tribù, all'interno delle loro abitazioni

tradizionali; cercano di preservare le proprie tradizioni e stili di vitae

non sembrano molto interessati a quello occidentale, di stile di vita,

spesso perseguono un'economia di pura sussistenza, lavorando soltanto

quando ne hanno bisogno.

 

 

Il turismo in Nuova Caledonia è assai poco sviluppato e le possibilità di alloggio

come visitatore non sono molte, il numero di strutture è limitato: si può

scegliere tra campeggi, gîte ed alloggi presso gli abitanti offerti dalle tribù,

oppure i classici hotelil divario tra questi due tipi di sistemazioni è spesso notevole:

il lusso per gli hotel, e l'estrema rusticità per gli altri alloggi

 

 

Le persone sono gentili ma vivono chiuse in strette cerchie.

 

Dopo altre 9 ore di volo, DUE GIORNI E MEZZO DI VIAGGIO e 10 ore di fuso orario,

sconvolti come non mai, finalmente atterriamo all'aeroporto internazionale di Noumea,

Nuova Caledonia. 

 

Ritirati tutti i bagagli, contatto la postazione dell'agenzia viaggio per ritirare i voucher

dei voli interni già prenotati, e che dovremo utilizzare nei giorni seguenti. Una signora

seduta dietro ad un banchetto ci consegna semplicemente la busta.. niente ricevuta,

niente richiesta di documenti.. si fidano che siamo proprio noi, OK, controllo e mi sembra

tutto a posto, possiamo partire per il centro città.. Fino ad ora è andato tutto alla perfezione,

quando inizierò a mettermi tranquilla??

 

Trascorriamo i nostri primi giorni in Nuova Caledonia cercando di riprendere il fuso orario ed ambientarci

 

Noumea è una città con diverse attrattive, A pochi minuti a piedi dal nostro albergo ci sono il centro commerciale

e la spiaggia cittadina di Anse Vata, una lunga spiaggia di sabbia con un mare turchese, Ad Anse Vata si può

visitare il grande Acquario, che dicono sia molto bello, ma noi abbiamo preferito andare direttamente in acqua a vederli,

i pesci, non siamo venuti fino a qua per vedere degli acquari!

 

 

 




Ile aux Canards - A proposito di vita sottomarina, la cosa migliore da fare a Noumea per iniziare subito a rendersi conto di quali meraviglie si celino in questo mare, è scegliere di fare un'escursione o un'uscita in barca in giornata. La più gettonata è quella verso l'atollo Amedée, 

 

L'atollo offre tre "percorsi" da scoprire al visitatore: quello artistico, quello naturalistico,e quello sottomarino, con un percorso guidato di snorkeling, segnalato con delle boe.

 

Il Centro Culturale Tjibaou e la cultura Kanak, che si trova in periferia, sulla penisola di Tina in riva al mare. Costruito tra il 1995 e il 1998 dall'architetto italiano Renzo Piano, che si trova in periferia, sulla penisola di Tina in riva al mare. Costruito tra il 1995 e il 1998 dall'architetto italiano Renzo Piano.

 

 

Isola di Pini posto piu bello del mondo ...!!!!

 

 




Mi hanno colpito molte le donne della Nuova Caledonia: il loro abbigliamento, portano quasi tutte le vesti tradizionali, grandi e larghi scamiciati di stoffe variopinte e colorate, che spesso nascondono una corporatura non proprio esile, un piglio deciso ed uno sguardo un po' severo che poi però spesso si scioglie in un sorriso...

Lasciamo a malincuore la baia di Oro, e rientriamo verso Kanumera completando il giro dell'isola da nord, altre baie si susseguono come quella di Gadji e la baia des Corbeilles, tutte isolate e senza un'anima viva in giro; qui di spiaggia ce n' è poca ed è probabilmente questo il motivo per cui le strutture turistiche sono tutte concentrate da un'altra parte.

Con un magone pazzesco (3 giorni sono assolutamente troppo pochi da dedicare all'Isola dei Pini) la mattina del 21 dicembre ci rechiamo di nuovo all'aeroporto per raggiungere Lifou, la più grande delle isole della Lealtà. 

 

 

 

 

 



 

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